Consulenza gestionale e legale

ricerca
ricerca

rifiuti
acqua
rumore
aria
suolo
adr
tecniche di controllo e sanzioni
certificazione ambientale

TECNICHE CONTROLLO E SANZIONI / LEGGI E NORME

all'art. 7 della legge 48/207

DECRETO 22 dicembre 2016 - Il Piano Nazionale delle Ispezioni è stato redatto in attuazione del novellato articolo 50 del Regolamento (CE) n. 1013/2006 e concorre, insieme ai Piani di ispezione redatti negli altri Stati membri, ad armonizzare a livello europeo le modalità con cui vengono garantite le ispezioni su stabilimenti, imprese, intermediari e commercianti in conformità all’articolo 34 della direttiva 2008/98/CE, nonché sulle ispezioni delle spedizioni di rifiuti e del relativo recupero o smaltimento.

Lo stesso, inoltre, mira a garantire una pianificazione regolare e coerente di tali ispezioni, mediante un'opportuna valutazione dei rischi ed un adeguato coordinamento di tutti i soggetti istituzionali coinvolti.

clicca qui

Regolamento recante la definizione dei contenuti minimi e dei formati dei verbali di accertamento, contestazione e notificazione relativi ai procedimenti di cui all'articolo 29-quattuordecies del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.

Il Decreto da riferimento alle sanzioni per la violazione della disciplina AIA e nello specifico individua:

  • nell’Allegato 1: trasgressore e obbligato in solido; percorso di accertamento; norma violata; dettaglio della violazione; contestazione; notificazione; autorità competente; sanzione e modalità di pagamento; modalità e termini di presentazione degli scritti difensivi; spese di procedimento; ecc..
  • nell’Allegato 2 lo schema in base al quale i suddetti verbali devono essere redatti.

clicca qui

 

Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 122 del 28 maggio 2015 la Legge n. 68 del 22 maggio 2015 contenente i delitti contro l'ambiente. Ricordiamo che vengono così introdotti nel Codice penale cinque nuovi ecoreati:

  1. inquinamento ambientale;
  2. disastro ambientale;
  3. delitti colposi contro l’ambiente;
  4. traffico e abbandono di materiale ad alta radioattività e materiale a radiazioni ionizzanti;
  5. impedimento del controllo.

Va inoltre precisato che la legge introduce anche una parte IV - bis nel testo unico ambientale inotrducendo una nuova disciplina sanzionatoria per i reati contravvenzionali di pericolo ed inoltre collega la stessa agli aspetti sanzionatori inseriti nel D.Lgs 231/2001 per la commissione dei delitti di inquinamento ambientale (da 250 a 600 quote), di disastro ambientale (da 400 a 800 quote), di inquinamento ambientale e disastro ambientale colposi (da 200 a 500 quote), di associazione a delinquere con l’aggravante ambientale (da 300 a 1000 quote), di traffico e abbandono di materiale radioattivo (da 250 a 600 quote), senza escludere l'applicazione di sanzioni interdittive in caso di condanna. 

Per quanto non richiamato rinviamo a quanto già analizzato in interventi precedenti

Mentre si affacciano i nuovi delitti ambientali con l'aggiornamento del codice penale (n. 1345 dei Delitti contro l'ambiente) arriva il Decreto Legislativo n. 28 del 16 marzo 2015 recante disposizioni in materia di non punibilità per particolare tenuità del fatto che coinvolge la maggior parte dei reati ambientali attualmente in campo. 

Con l'articolo 131-bis nel Codice penale i reati puniti con pena detentiva fino a 5 anni dove è prevista o meno la multa o l'ammenda o puniti con la sola pena pecuniaria, potranno essere valutati dal Giudice per la particolare tenuità dell'offesa e non essere sanzionati (è esclusa l'agevolazione per i delinquenti abituali, professionali o per tendenza).

Entrata in vigore del provvedimento: 02/04/2015

Ricordiamo che la disposizione potrebbe riguardare diversi reati anche in ambito ambientale:

  • gestione illecita di rifiuti (art. 256),
  • mancata bonifica (art. 257),
  • traffico illecito di rifiuti (art. 259),
  • scarico acque reflue industriali senza autorizzazione (art. 137, c1),
  • emissioni in atmosfera non autorizzati (art. 279, c1),
  • certificato falso (art. 260-bis, c.i 6 e 8),
  • ecc.
Posizione decisamente discutibile. Il Legislatore, invece di depenalizzare come ha fatto in passato con la legge n. 689 del 24 novembre 1981 trasformando in infrazioni di carattere amministrativo le infrazioni di particolare tenuità - assoggettando così le stesse almeno a sanzioni pecuniarie non penali - ha di fatto cancellato le sanzioni, ipotizzando costose, illusorie e teoriche impugnazioni in sede civile.
 
Chissà che non si stia lavaorando per una contropartita al DdL n. 1345 dei Delitti contro l'ambiente licenziato il 4 marzo 2015 ?
 

Con D.d.l. all’esame del Parlamento, ricordiamo, si punta ad introdurre nel Codice penale, ma non solo, attraverso il“Titolo VI-bis — Dei delitti contro l’ambiente” una serie di illeciti quali: “Inquinamento ambientale” (articolo 452-bis); “Disastro ambientale” (articolo 452-ter); “Delitti colposi contro l’ambiente” (articolo 452-quater); “Traffico e abbandono di materiale ad alta radioattività e materiale a radiazioni ionizzanti” (articolo 452-quinquies) “Impedimento del controllo” (articolo 452-sexies), ecc. ecc. 
 
Tra le novità rilevanti troviamo il ravvedimento operoso per cui le pene previste sono diminuite dalla metà a due terzi nei confronti di colui che si adopera per evitare che l'attività illecita venga portata a conseguenze ulteriori, ovvero aiuta concretamente l'autorità di polizia o l'autorità giudiziaria nella ricostruzione del fatto, nell'individuazione degli autori o nella sottrazione di risorse rilevanti per la commissione dei delitti, ovvero provvede alla messa in sicurezza, alla bonifica e, ove possibile, al ripristino dello stato dei luoghi. 
 
Ma il vero colpo grosso è: prescrizioni fino a 15 nanni
 
Rinpinguata anche la responsabilità delle persone giuridiche per gli illeciti amministrativi dipendenti da reato ex 231, stabilendo specifiche sanzioni pecuniarie per disastro ambientale (da 400 a 800 quote), di traffico di materiale radioattivo (da 250 a 600 quote) e di associazione a delinquere (comune e mafiosa) aggravata (da 300 a 1.000 quote)
 
Novità anche sul vecchio Testo Unico Ambientale (che come sappiamo di unico ha ben poco) con l'introduzione della Parte VI-bis e la modifica di parte dell'esistente
 
SCHEMA DI TUTTE LE NOVITA’ INTRODOTTE NEL:
 
1.              Codice Penale
2.              d.lgs 152/2006
3.              d.lgs 231/2001
 
Codice Penale
Articolo
Argomento
Sanzione
452-bis
Inquinamento ambientale
Chiunque abusivamente cagiona una compromissione o un deterioramento significativi e misurabili:

1) delle acque o dell'aria o di porzioni estese o significative del suolo o del sottosuolo;
2) di un ecosistema, della biodiversità, anche agraria, della flora o della fauna.
La pena è aumentata quando il delitto sia commesso in un'area naturale protetta o sottoposta a vincoli, ovvero in danno di specie animali o vegetali protette.
Reclusione da 2 a 6 anni e multa da 10.000 a 100.000 euro
La pena è aumentata quando il delitto sia commesso in un'area naturale protetta o sottoposta a vincoli, ovvero in danno di specie animali o vegetali protette.
La stessa pena colpisce anche se dal fatto deriva il pericolo di compromissione o deterioramento.
La prescrizione ex articolo 157, C.p. è raddoppiata.
Alla condanna segue l'incapacità di contrarre con la P.a.
In caso di condotta colposa la pena è diminuita da un terzo a due terzi.
Ulteriore diminuzione di un terzo della pena se dalla condotta colposa deriva un pericolo di inquinamento
452-ter
Inquinamento ambientale e danni alla persona
Lesione personale di durata superiore a 20 giorni come conseguenza non voluta dell'inquinamento ambientale
Reclusione da 2 anni e 6 mesi a 7 anni
Lesione personale grave come conseguenza non voluta dell'inquinamento ambientale
Reclusione da 3 a 8 anni
Lesione personale gravissima come conseguenza non voluta dell'inquinamento ambientale
Reclusione da 4 a 9 anni
Morte come conseguenza non voluta dell'inquinamento ambientale
Reclusione da 5 a 10 anni
452-quater
Disastro ambientale
Fuori dai casi già puniti dall'articolo 434, Codice penale (disastro doloso) è punito chiunque abusivamente cagiona un disastro ambientale.
Per disastro ambientale si intende, alternativamente:
1.      un'alterazione irreversibile dell'equilibrio di un ecosistema o,
2.      un'alterazione dell'equilibrio di un ecosistema la cui eliminazione risulti particolarmente onerosa e conseguibile solo con provvedimenti eccezionali, o
3.      l'offesa all'incolumità pubblica in ragione della rilevanza del fatto per l'estensione della sua compromissione o dei suoi effetti lesivi o per il numero delle persone offese o esposte a pericolo.
Reclusione da 5 a 15 anni
La pena è aumentata se il disastro ambientale è commesso in un'area naturale protetta o sottoposta a vincoli, ovvero in danno di specie animali o vegetali protette.
La prescrizione ex articolo 157, C.p. è raddoppiata.
Alla condanna segue l'incapacità di contrarre con la P.a.

In caso di condotta colposa la pena è diminuita da un terzo a due terzi. Ulteriore diminuzione di un terzo della pena se dalla condotta colposa deriva un pericolo di disastro ambientale.
452-sexies
Traffico e abbandono di materiale ad alta radioattività
Traffico e abbandono di materiale ad alta radioattività e materiale. 
Chiunque abusivamente cede, acquista, riceve, trasporta, importa, esporta, procura ad altri, detiene o trasferisce materiale di alta radioattività. Punito anche il detentore che abbandona tale materiale o se ne disfa illegittimamente.
Reclusione da 2 a 6 anni e multa da 10.000 a 50.000 euro
La pena è aumentata quando si verifica l'evento della compromissione o del deterioramento dell'ambiente; se dal fatto deriva un pericolo per la vita o l'incolumità delle persone, la pena è aumentata fino alla metà.
La prescrizione ex articolo 157, C.p. è raddoppiata.
Alla condanna segue l'incapacità di contrarre con la P.a.
452-septies
Impedimento del controllo
Chiunque impedisce, intralcia o elude l'attività di vigilanza e controllo ambientale e in materia di sicurezza e igiene del lavoro, o ne compromette gli esiti ponendo in essere una condotta che neghi l'accesso, predisponda ostacoli o muti artificiosamente lo stato dei luoghi. 
Reclusione da 6 mesi e 3 anni
La prescrizione ex articolo 157, C.p. è raddoppiata.
Alla condanna segue l'incapacità di contrarre con la P.a.
452-terdecies 
Omessa bonifica
Chiunque essendovi obbligato per legge, per ordine del Giudice o della pubblica Autorità non provvede alla bonifica, ripristino o recupero dello stato dei luoghi.
Reclusione da 1 a 4 anni e multa da 20.000 a 80.000 euro
452-quaterdecies 
Ispezione di fondali marini
Chiunque utilizza la tecnica dell'air gun o altre tecniche esplosive per le attività di ricerca o ispezione dei fondali marini finalizzate alla ricerca di idrocarburi.
Reclusione a 1 a 3 anni.
 
  
 
Circostanze aggravanti e attenuanti
 
452-octies
Circostanze aggravanti
Se i delitti sono commessi tramite associazione per delinquere comune e di stampo mafioso (articoli 416 e 416-bis, C.p.) la pena è aumentata. Ulteriori aumenti se dell'associazione fanno parte pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio che esercitano funzioni o svolgono servizi in materia ambientale.
Aumento
452-novies 
Aggravante primo periodo
Se un fatto già previsto come reato è commesso allo scopo di eseguire uno o più dei delitti inclusi nel presente titolo (disastro ambientale, inquinamento ambientale, traffico e abbandono di materiale radioattivo, impedimento del controllo, omessa bonifica e ispezioni sottomarine con tecniche esplosive) o dei delitti previsti dal Dlgs 152/2006 o da altre norme poste a tutela dell'ambiente.
Procedibilità d'ufficio.
Aumento da un terzo alla metà
452-novies 
Aggravante secondo periodo
Se dalla commissione del fatto già previsto come reato deriva la violazione di una o più norme del Codice dell'ambiente o di altra legge che tutela l'ambiene.
Procedibilità d'ufficio.
Aumento di un terzo
452-decies
Ravvedimento operoso
La disposizione prevede la diminuzione dalla metà ai due terzi delle pene nei confronti di chi si adopera per evitare che l'attività delittuosa sia portata a conseguenze ulteriori, o, prima dell'apertura del dibattimento di primo grado ha provveduto alla messa in sicurezza, bonifica, e dove sia possibile, al ripristino dello stato dei luoghi. 
Se il Giudice su richiesta dell'imputato sospende il procedimento (non oltre 2 anni) per attuare le attività di cui sopra, la prescrizione del reato è sospesa.
Diminuzione dalla metà a due terzi
452-octies
Ravvedimento operoso
Pene diminuite anche per il soggetto che aiuta concretamente l'Autorità di polizia o l'Autorità giudiziaria nella ricostruzione del fatto, nell'individuazione degli autori e nel consentire la sottrazione di risorse rilevanti per la commissione di delitti.
Se il Giudice su richiesta dell'imputato sospende il procedimento (non oltre 2 anni) per attuare le attività di cui sopra, la prescrizione del reato è sospesa.
Diminuzione da un terzo alla metà
452-undecies
Confisca
In caso di condanna o patteggiamento per i reati di inquinamento ambientale, disastro ambientale, traffico e abbandono di materiale radioattivo, impedimento del controllo, anche nelle forme associative, scatta la confisca obbligatoria delle cose che costituiscono prodotto o profitto del reato o che servirono a commettere il reato. 
Se, in seguito a condanna per uno qualsiasi dei delitti previsti dal presente Titolo VI-bis Codice penale sia disposta la confisca e ciò non sia possibile il Giudice individua beni di valore equivalente nella disponibilità del condannato e ne ordina la confisca.
I beni confiscati sono messi a disposizione della pubblica Amministrazione e vincolati all'uso per la bonifica dei luoghi.
La confisca non si applica se l'imputato ha provveduto alla messa in sicurezza e, ove necessario alla bonifica e ripristino dei luoghi.
452-duodecies 
Ripristino
Alla condanna o patteggiamento segue obbligatoriamente il ripristino dello stato dei luoghi a carico del colpevole e delle persone giuridiche obbligate al pagamento delle pene pecuniarie in caso di insolvibilità del primo. Al ripristino si applicano le norme in materia previste dal Titolo II, Parte VI, Dlgs 152/2006.
 
   l'eventuale concorso prevede la pena prevista per il reato più grave aumentato fino al triplo fino ad un massimo di venti anni
 
Dlgs 231/2001
Reato
Sanzione
Inquinamento ambientale 
(articolo 452-bis C.p.)
da 250 a 600 quote e sanzioni interdittive ex articolo 9, Dlgs 231/2001 per una durata non superiore a 1 anno
Disastro ambientale 
(articolo 452-quater, C.p.)
da 400 a 800 quote e sanzioni interdittive ex articolo 9, Dlgs 231/2001.
Delitti colposi contro l'ambiente
(articolo 452-quinquies)
da 200 a 500 quote
Traffico e abbandono di materiale ad alta radioattività e di materiale a radiazioni ionizzanti 
(articolo 452-sexies C.p.)
da 250 a 600 quote
Associazione per delinquere
da 300 a 1.000 quote
Uccisione, distruzione, cattura, prelievo, detenzione di esemplari di specie animali o vegetali selvatiche protette 
(articolo 727-bis C.p.)
fino a 250 quote
Distruzione o deterioramento di habitat all'interno di un sito protetto
(articolo 733-bis, C.p.)
da 150 a 250 quote
 
Codice dell'ambiente (D.lgs 152/2006)
257, c.4
 Bonifiche
Agevolazioni per colui che era responsabile di un inquinamento ambientale di suolo, sottosuolo e acque, i adopera per effettuare gli interventi di bonifica e rimessa in pristino secondo quanto disposto dagli articolo 242 e seguenti, Dlgs 152/2006. La norma infatti esclude la punibilità per i reati ambientali previsti da altre leggi per le medesime condotte
La modifica introdotta dal presente provvedimento si limita ad escludere la punibilità per le contravvenzioni previste per le medesime condotte e non più anche per i delitti.
260
Confisca
Confisca per il reato di attività organizzata diretta al traffico illecito di rifiuti (prevista anche la confisca per equivalente)
Alla condanna segue l'incapacità di contrarre con la P.a.
 
Codice dell'ambiente Parte VI-bis (D.lgs 152/2006)
Articolo 318-bis
Violazioni ambientali di natura contravvenzionale ovvero quelle che non abbiano cagionato né danno né pericolo concreto attuale all'ambiente
 
Art 318-ter
Prescrizioni da impartire al contravventore
Articolo 318-quater
Verifica dell'adempimento della prescrizione da parte dell'organo accertatore, del pagamento della somma, e conseguenze in caso positivo o negativo della verifica.
 
Articolo 318-quinquies
Comunicazione
 
Obblighi di comunicazione da parte del PM che abbia in qualsiasi modo avuto notizia della contravvenzione all'organo di vigilanza o alla Polizia giudiziaria per consentire di imporre le prescrizioni ed effettuare le relative verifiche.
Articolo 318-sexies
Sospensione
I termini di sospensione del procedimento penale relativo alla contravvenzione decorrono dalla iscrizione nella notizia di reato fino al momento del ricevimento da parte dell'Autorità requirente della comunicazione dell'avvenuto adempimento della prescrizione.
La sospensione però oltre a non impedire l'eventuale archiviazione, non preclude l'adozione di atti d'indagine e il sequestro preventivo.
 
Articolo 318-septies
Estinzione
 
Estinzione della contravvenzione a seguito sia del buon esito della prescrizione che del pagamento della sanzione amministrativa.

 ATTENZIONE le nuove norme non si applicano ai procedimenti in corso (ex art. 318-octies)

 

Cosa fa il comitato per la regione Campania: 

a) predispone gli indirizzi per l'individuazione e il potenziamento di azioni e interventi di prevenzione del danno e dell'illecito ambientale, il monitoraggio, anche di radiazioni nucleari, la tutela e la bonifica nei terreni, nelle acque di falda e nei pozzi della regione Campania individuati con i decreti di cui all'art. 1, comma 6, del decreto-legge n. 136 del 2013; 
b) assicura la supervisione delle attivita' della Commissione di cui all'art. 2, comma 2, del decreto-legge n. 136 del 2013; 
c) predispone con cadenza semestrale una relazione, da trasmettere alle Camere, avente a oggetto il quadro aggiornato delle procedure di bonifica e messa in sicurezza dei siti inquinati, lo stato di avanzamento specifico dei lavori e dei progetti, nonche' il rendiconto delle risorse finanziarie impiegate e di quelle ancora disponibili. 

La Segreteria del Comitato e' assicurata dal Dipartimento per il coordinamento amministrativo della Presidenza del Consiglio dei ministri.

Presentato il disegno di legge fiinalizzato alla costituzione di un sistema nazionale di controllo ambientale al fine di ridefinire organismi e modalità di controllo del sistema ambiente.
 
Viene istituita la Direzione nazionale ambiente e salute (DNAS) nell’ambito della Procura generale presso la Corte di cassazione con il compito di coordinare, in ambito nazionale, le indagini relative ai reati ambientali.
 
Sono inoltre previste le direzioni distrettuali ambiente e salute (DDAS) costituite dal procuratore della Repubblica presso il tribunale del capoluogo di ciascun distretto di corte d’appello nell’ambito del proprio ufficio.
 
Arriva anche la Direzione investigativa ambiente e salute (DIAS) articolata nei seguenti reparti:
 
a) investigazioni preventive;
b) investigazioni giudiziarie;
c) accertamenti tecnici
 
Esisteranno delle sedi territoriali, alle quali sono preposti un commissario, in qualità di dirigente e due o più funzionari, in qualità di vice dirigenti. Si occuperà di procedere alle indagini relative ai reati ambientali e svolge le attività di investigazione preventiva attinenti ai reati contro l’ambiente e contro la salute. A tal fine, al personale della DIAS, a prescindere dalle attribuzioni istituzionali dell’ente di appartenenza, è attribuita, in base al grado o alla qualifica rivestiti, la qualifica rispettivamente di ufficiale e agente di polizia giudiziaria.
 
Tutte le denunce e le segnalazioni in materia sanitaria e ambientale, pervenute all’autorità giudiziaria o alle Forze di polizia locali, nonché alle aziende sanitarie locali e alle ARPA, dovranno essere trasmesse entro quarantotto ore alla sede della DIAS territorialmente competente e alla Direzione centrale, per l’attivazione immediata delle procedure operative previste dal protocollo unico di azione. Salvo che il fatto costituisca reato, e ferme restando le sanzioni previste dalla legge, al responsabile della omessa trasmissione si applica la sanzione della sospensione dal servizio e dalla retribuzione da un mese a sei mesi.
 
Art. 7 «Ciascun ente locale attiva nel proprio sito internet ufficiale un’apposita sezione 'criticità ambientali' nella quale pubblica in tempo reale tutti i dati relativi allo stato di inquinamento delle situazioni critiche riscontrate nel territorio di propria competenza».
 
Prevista l'individuazione dei SARA: siti particolarmente esposti a rischio ambientale o per la salute, ovvero oggetto di sversamenti illeciti di rifiuti o sostanze nocive.
 
Il testo del ddl è stato presentato e firmato  in data 6 giugno e 24 settembre 2014 (solo) da un partito, per cui prevediamo che tale rimanga a lungo (n.d.r.)
 
 

La direttiva ha l'obiettivo di fornire alle pubbliche amministrazioni linee guida sull'applicazione dell'art. 28 del decreto-legge del 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, nella parte  in &nb ...

Introduzione del titolo VI-bis del libro II del codice penale e altre disposizioni concernenti i delitti contro l’ambiente e l’azione di risarcimento del danno ambientale, nonché delega al Governo per il coordinamento della disciplina riguardante gli ille ...

Su iniziativa dei Senatori Nugnes, Moronese, Martelli, Lucidi, Airola, Cappelletti, Giarrusso, Buccarella arriva un ddl dal titolo "disposizioni per il coordinamento delle attività investigative, giudiziarie e di accertamento, concernenti il contrasto ai reati contro l’ambiente e la salute odifiche al codice penale e di procedura penale - modifiche al d.lgs 152/2006"

Indice 

Titolo 1
Sistema di controllo ambientale
Art.1 - Definizioni
Capo 1
Organismi del sistema di controllo ambientale
Articoli 2-9 Direzione Nazionale Ambiente e Salute ; Direzione Investigativa Ambiente e Salute ;
Direzione Distrettuale Ambiente e Salute
Art. 10. - Ufficiali di Polizia Giudiziaria.
Art.11. Siti ad alto rischio ambientale.
Capo II
Accesso all'informazione ambientale
Art. 12. - Divulgazione di atti d’interesse pubblico in materia sanitaria e ambientale.
Art. 13. - Uniformità dei regimi tariffari riguardanti le agenzie regionali per la protezione
dell'ambiente.
Art.14 - Esenzione dal pagamento del contributo unificato -
TITOLO II
Sistema sanzionatorio
Capo I
Modifiche al codice ambientale
Art.15 - Modifiche al sistema sanzionatorio del codice ambientale .
Capo II
Modifiche al codice penale
Art. 16 - Modifiche al codice penale.
Introduzione del «Titolo VI-bis. DEI DELITTI CONTRO L'AMBIENTE
Art. 452-bis – (Inquinamento ambientale).
Art. 452-ter – (Danno ambientale.)
Art. 452-quater – (Disastro ambientale).
Art. 452-quinquies – (Alterazione del patrimonio naturale, della flora o della fauna selvatica o
delle bellezze naturali protette).
Art. 452-sexies – (Circostanze aggravanti).
Art. 452-septies – (Traffico di rifiuti).
Art. 452-octies – (Traffico di sorgenti radioattive e di materiale nucleare. Abbandono di sorgenti
radioattive.)
Art. 452-novies – (Frode in materia ambientale).
Art. 452-decies – (Impedimento al controllo).
Art. 452-undecies – (Delitti commessi da un pubblico ufficiale con abuso dei poteri o violazione dei
doveri inerenti al suo ufficio).
Art. 452-duodecies – (Delitti colposi contro l'ambiente).
Art. 452-terdecies – (Pene accessorie. Confisca.)
Art. 452-quaterdecies – (Bonifica e ripristino dello stato dei luoghi. Inottemperanza alle
prescrizioni.)
Art. 452-quinquiesdecies – (Equiparazione dell'autorizzazione in materia ambientale ottenuta
illecitamente alla mancanza di autorizzazione).
Art. 452-sexiesdecies – (Ravvedimento operoso).
«Art. 498-bis – (Danneggiamento delle risorse economiche ambientali).
Capo III
Disposizioni risarcitorie e procedurali
Art.17 - Arresto in flagranza differita
Art. 18. - (Legittimazione all'azione di risarcimento del danno ambientale).
Art. 19 – ( Responsabilità delle persone giuridiche)
Art.20. – (Disposizioni in materia di sequestro e confisca).
Art. 21. – ( Modifiche al codice di procedura penale) .
Capo IV
Delega al Governo
Art. 22. – (Delega al Governo per il coordinamento delle disposizioni penali introdotte dalla
presente legge con la vigente disciplina sanzionatoria).
Art. 23. –( copertura finanziaria)
Art. 24 - Entrata in vigore.
 

Introduzione del titolo VI-bis del libro II del codice penale (rubricato « Delitti contro l’ambiente ») e altre disposizioni concernenti i delitti contro l’ambiente e l’azione di risarcimento del danno ambientale, nonché delega al Governo per il coordinam ...

".. il direttore generale, con atto di natura ricognitiva, individua il personale che, nell’ambito delle attività di ispezione e vigilanza di cui all’articolo 7, dalle quali consegue l’accertamento di illeciti ambientali, svolge funzioni di ufficiale di polizia giudiziaria ai sensi della normativa statale vigente..." Con questo provvedimento legislativo la Regione Toscana aveva inteso chiarire talune interpretazioni delle norme vigenti che avevano messo in discussione la possibilità per l'Agenzia di riconoscere il ruolo di ufficiali di polizia giudiziaria al proprio personale che svolge attività di controllo ambientale sul territorio. Il Governo dice si.

Ecco come come dovranno essere pianificati e gestiti i controlli sulle imprese anche relativamente agli adempimenti ambientali per conformarsi ai nuovi principi di semplicità e proporzionalità dei controlli, in applicazione dall& ...

Circolare prot. n. 4536 del 30 ottobre 2012 “Primi chiarimenti in ordine all’applicazione delle disposizioni di cui al d.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207 in particolare alla luce delle recenti modifiche e integrazioni intervenute in materia di contratti pubblici di lavori, servizi e forniture”

pagina successiva ultima pagina