DECRETO 22 dicembre 2016 - Il Piano Nazionale delle Ispezioni è stato redatto in attuazione del novellato articolo 50 del Regolamento (CE) n. 1013/2006 e concorre, insieme ai Piani di ispezione redatti negli altri Stati membri, ad armonizzare a livello europeo le modalità con cui vengono garantite le ispezioni su stabilimenti, imprese, intermediari e commercianti in conformità all’articolo 34 della direttiva 2008/98/CE, nonché sulle ispezioni delle spedizioni di rifiuti e del relativo recupero o smaltimento.
Lo stesso, inoltre, mira a garantire una pianificazione regolare e coerente di tali ispezioni, mediante un'opportuna valutazione dei rischi ed un adeguato coordinamento di tutti i soggetti istituzionali coinvolti.
Regolamento recante la definizione dei contenuti minimi e dei formati dei verbali di accertamento, contestazione e notificazione relativi ai procedimenti di cui all'articolo 29-quattuordecies del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.
Il Decreto da riferimento alle sanzioni per la violazione della disciplina AIA e nello specifico individua:
Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 122 del 28 maggio 2015 la Legge n. 68 del 22 maggio 2015 contenente i delitti contro l'ambiente. Ricordiamo che vengono così introdotti nel Codice penale cinque nuovi ecoreati:
Va inoltre precisato che la legge introduce anche una parte IV - bis nel testo unico ambientale inotrducendo una nuova disciplina sanzionatoria per i reati contravvenzionali di pericolo ed inoltre collega la stessa agli aspetti sanzionatori inseriti nel D.Lgs 231/2001 per la commissione dei delitti di inquinamento ambientale (da 250 a 600 quote), di disastro ambientale (da 400 a 800 quote), di inquinamento ambientale e disastro ambientale colposi (da 200 a 500 quote), di associazione a delinquere con l’aggravante ambientale (da 300 a 1000 quote), di traffico e abbandono di materiale radioattivo (da 250 a 600 quote), senza escludere l'applicazione di sanzioni interdittive in caso di condanna.
Per quanto non richiamato rinviamo a quanto già analizzato in interventi precedenti
Mentre si affacciano i nuovi delitti ambientali con l'aggiornamento del codice penale (n. 1345 dei Delitti contro l'ambiente) arriva il Decreto Legislativo n. 28 del 16 marzo 2015 recante disposizioni in materia di non punibilità per particolare tenuità del fatto che coinvolge la maggior parte dei reati ambientali attualmente in campo.
Con l'articolo 131-bis nel Codice penale i reati puniti con pena detentiva fino a 5 anni dove è prevista o meno la multa o l'ammenda o puniti con la sola pena pecuniaria, potranno essere valutati dal Giudice per la particolare tenuità dell'offesa e non essere sanzionati (è esclusa l'agevolazione per i delinquenti abituali, professionali o per tendenza).
Entrata in vigore del provvedimento: 02/04/2015
Ricordiamo che la disposizione potrebbe riguardare diversi reati anche in ambito ambientale:
Codice Penale
|
||
Articolo
|
Argomento
|
Sanzione
|
452-bis
Inquinamento ambientale
|
Chiunque abusivamente cagiona una compromissione o un deterioramento significativi e misurabili:
1) delle acque o dell'aria o di porzioni estese o significative del suolo o del sottosuolo; 2) di un ecosistema, della biodiversità, anche agraria, della flora o della fauna.
La pena è aumentata quando il delitto sia commesso in un'area naturale protetta o sottoposta a vincoli, ovvero in danno di specie animali o vegetali protette.
|
Reclusione da 2 a 6 anni e multa da 10.000 a 100.000 euro
La pena è aumentata quando il delitto sia commesso in un'area naturale protetta o sottoposta a vincoli, ovvero in danno di specie animali o vegetali protette.
La stessa pena colpisce anche se dal fatto deriva il pericolo di compromissione o deterioramento.
La prescrizione ex articolo 157, C.p. è raddoppiata.
Alla condanna segue l'incapacità di contrarre con la P.a.
In caso di condotta colposa la pena è diminuita da un terzo a due terzi.
Ulteriore diminuzione di un terzo della pena se dalla condotta colposa deriva un pericolo di inquinamento
|
452-ter
Inquinamento ambientale e danni alla persona
|
Lesione personale di durata superiore a 20 giorni come conseguenza non voluta dell'inquinamento ambientale
|
Reclusione da 2 anni e 6 mesi a 7 anni
|
Lesione personale grave come conseguenza non voluta dell'inquinamento ambientale
|
Reclusione da 3 a 8 anni
|
|
Lesione personale gravissima come conseguenza non voluta dell'inquinamento ambientale
|
Reclusione da 4 a 9 anni
|
|
Morte come conseguenza non voluta dell'inquinamento ambientale
|
Reclusione da 5 a 10 anni
|
|
452-quater
Disastro ambientale
|
Fuori dai casi già puniti dall'articolo 434, Codice penale (disastro doloso) è punito chiunque abusivamente cagiona un disastro ambientale.
Per disastro ambientale si intende, alternativamente:
1. un'alterazione irreversibile dell'equilibrio di un ecosistema o,
2. un'alterazione dell'equilibrio di un ecosistema la cui eliminazione risulti particolarmente onerosa e conseguibile solo con provvedimenti eccezionali, o
3. l'offesa all'incolumità pubblica in ragione della rilevanza del fatto per l'estensione della sua compromissione o dei suoi effetti lesivi o per il numero delle persone offese o esposte a pericolo.
|
Reclusione da 5 a 15 anni
La pena è aumentata se il disastro ambientale è commesso in un'area naturale protetta o sottoposta a vincoli, ovvero in danno di specie animali o vegetali protette.
La prescrizione ex articolo 157, C.p. è raddoppiata.
Alla condanna segue l'incapacità di contrarre con la P.a.
In caso di condotta colposa la pena è diminuita da un terzo a due terzi. Ulteriore diminuzione di un terzo della pena se dalla condotta colposa deriva un pericolo di disastro ambientale. |
452-sexies
Traffico e abbandono di materiale ad alta radioattività
|
Traffico e abbandono di materiale ad alta radioattività e materiale.
Chiunque abusivamente cede, acquista, riceve, trasporta, importa, esporta, procura ad altri, detiene o trasferisce materiale di alta radioattività. Punito anche il detentore che abbandona tale materiale o se ne disfa illegittimamente.
|
Reclusione da 2 a 6 anni e multa da 10.000 a 50.000 euro
La pena è aumentata quando si verifica l'evento della compromissione o del deterioramento dell'ambiente; se dal fatto deriva un pericolo per la vita o l'incolumità delle persone, la pena è aumentata fino alla metà.
La prescrizione ex articolo 157, C.p. è raddoppiata.
Alla condanna segue l'incapacità di contrarre con la P.a.
|
452-septies
Impedimento del controllo
|
Chiunque impedisce, intralcia o elude l'attività di vigilanza e controllo ambientale e in materia di sicurezza e igiene del lavoro, o ne compromette gli esiti ponendo in essere una condotta che neghi l'accesso, predisponda ostacoli o muti artificiosamente lo stato dei luoghi.
|
Reclusione da 6 mesi e 3 anni
La prescrizione ex articolo 157, C.p. è raddoppiata.
Alla condanna segue l'incapacità di contrarre con la P.a.
|
452-terdecies
Omessa bonifica
|
Chiunque essendovi obbligato per legge, per ordine del Giudice o della pubblica Autorità non provvede alla bonifica, ripristino o recupero dello stato dei luoghi.
|
Reclusione da 1 a 4 anni e multa da 20.000 a 80.000 euro
|
452-quaterdecies
Ispezione di fondali marini
|
Chiunque utilizza la tecnica dell'air gun o altre tecniche esplosive per le attività di ricerca o ispezione dei fondali marini finalizzate alla ricerca di idrocarburi.
|
Reclusione a 1 a 3 anni.
|
Circostanze aggravanti e attenuanti
|
||
452-octies
Circostanze aggravanti
|
Se i delitti sono commessi tramite associazione per delinquere comune e di stampo mafioso (articoli 416 e 416-bis, C.p.) la pena è aumentata. Ulteriori aumenti se dell'associazione fanno parte pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio che esercitano funzioni o svolgono servizi in materia ambientale.
|
Aumento
|
452-novies
Aggravante primo periodo
|
Se un fatto già previsto come reato è commesso allo scopo di eseguire uno o più dei delitti inclusi nel presente titolo (disastro ambientale, inquinamento ambientale, traffico e abbandono di materiale radioattivo, impedimento del controllo, omessa bonifica e ispezioni sottomarine con tecniche esplosive) o dei delitti previsti dal Dlgs 152/2006 o da altre norme poste a tutela dell'ambiente.
Procedibilità d'ufficio.
|
Aumento da un terzo alla metà
|
452-novies
Aggravante secondo periodo
|
Se dalla commissione del fatto già previsto come reato deriva la violazione di una o più norme del Codice dell'ambiente o di altra legge che tutela l'ambiene.
Procedibilità d'ufficio.
|
Aumento di un terzo
|
452-decies
Ravvedimento operoso
|
La disposizione prevede la diminuzione dalla metà ai due terzi delle pene nei confronti di chi si adopera per evitare che l'attività delittuosa sia portata a conseguenze ulteriori, o, prima dell'apertura del dibattimento di primo grado ha provveduto alla messa in sicurezza, bonifica, e dove sia possibile, al ripristino dello stato dei luoghi.
Se il Giudice su richiesta dell'imputato sospende il procedimento (non oltre 2 anni) per attuare le attività di cui sopra, la prescrizione del reato è sospesa.
|
Diminuzione dalla metà a due terzi
|
452-octies
Ravvedimento operoso
|
Pene diminuite anche per il soggetto che aiuta concretamente l'Autorità di polizia o l'Autorità giudiziaria nella ricostruzione del fatto, nell'individuazione degli autori e nel consentire la sottrazione di risorse rilevanti per la commissione di delitti.
Se il Giudice su richiesta dell'imputato sospende il procedimento (non oltre 2 anni) per attuare le attività di cui sopra, la prescrizione del reato è sospesa.
|
Diminuzione da un terzo alla metà
|
452-undecies
Confisca
|
In caso di condanna o patteggiamento per i reati di inquinamento ambientale, disastro ambientale, traffico e abbandono di materiale radioattivo, impedimento del controllo, anche nelle forme associative, scatta la confisca obbligatoria delle cose che costituiscono prodotto o profitto del reato o che servirono a commettere il reato.
Se, in seguito a condanna per uno qualsiasi dei delitti previsti dal presente Titolo VI-bis Codice penale sia disposta la confisca e ciò non sia possibile il Giudice individua beni di valore equivalente nella disponibilità del condannato e ne ordina la confisca.
I beni confiscati sono messi a disposizione della pubblica Amministrazione e vincolati all'uso per la bonifica dei luoghi.
La confisca non si applica se l'imputato ha provveduto alla messa in sicurezza e, ove necessario alla bonifica e ripristino dei luoghi. |
|
452-duodecies
Ripristino
|
Alla condanna o patteggiamento segue obbligatoriamente il ripristino dello stato dei luoghi a carico del colpevole e delle persone giuridiche obbligate al pagamento delle pene pecuniarie in caso di insolvibilità del primo. Al ripristino si applicano le norme in materia previste dal Titolo II, Parte VI, Dlgs 152/2006.
|
Dlgs 231/2001
|
|
Reato
|
Sanzione
|
Inquinamento ambientale
(articolo 452-bis C.p.)
|
da 250 a 600 quote e sanzioni interdittive ex articolo 9, Dlgs 231/2001 per una durata non superiore a 1 anno
|
Disastro ambientale
(articolo 452-quater, C.p.)
|
da 400 a 800 quote e sanzioni interdittive ex articolo 9, Dlgs 231/2001.
|
Delitti colposi contro l'ambiente
(articolo 452-quinquies)
|
da 200 a 500 quote
|
Traffico e abbandono di materiale ad alta radioattività e di materiale a radiazioni ionizzanti
(articolo 452-sexies C.p.)
|
da 250 a 600 quote
|
Associazione per delinquere
|
da 300 a 1.000 quote
|
Uccisione, distruzione, cattura, prelievo, detenzione di esemplari di specie animali o vegetali selvatiche protette
(articolo 727-bis C.p.)
|
fino a 250 quote
|
Distruzione o deterioramento di habitat all'interno di un sito protetto
(articolo 733-bis, C.p.)
|
da 150 a 250 quote
|
Codice dell'ambiente (D.lgs 152/2006)
|
|
257, c.4
Bonifiche
|
Agevolazioni per colui che era responsabile di un inquinamento ambientale di suolo, sottosuolo e acque, i adopera per effettuare gli interventi di bonifica e rimessa in pristino secondo quanto disposto dagli articolo 242 e seguenti, Dlgs 152/2006. La norma infatti esclude la punibilità per i reati ambientali previsti da altre leggi per le medesime condotte
La modifica introdotta dal presente provvedimento si limita ad escludere la punibilità per le contravvenzioni previste per le medesime condotte e non più anche per i delitti.
|
260
Confisca
|
Confisca per il reato di attività organizzata diretta al traffico illecito di rifiuti (prevista anche la confisca per equivalente)
Alla condanna segue l'incapacità di contrarre con la P.a.
|
Codice dell'ambiente Parte VI-bis (D.lgs 152/2006)
|
|
Articolo 318-bis
|
Violazioni ambientali di natura contravvenzionale ovvero quelle che non abbiano cagionato né danno né pericolo concreto attuale all'ambiente
|
Art 318-ter
|
Prescrizioni da impartire al contravventore
|
Articolo 318-quater
|
Verifica dell'adempimento della prescrizione da parte dell'organo accertatore, del pagamento della somma, e conseguenze in caso positivo o negativo della verifica.
|
Articolo 318-quinquies
Comunicazione
|
Obblighi di comunicazione da parte del PM che abbia in qualsiasi modo avuto notizia della contravvenzione all'organo di vigilanza o alla Polizia giudiziaria per consentire di imporre le prescrizioni ed effettuare le relative verifiche.
|
Articolo 318-sexies
Sospensione
|
I termini di sospensione del procedimento penale relativo alla contravvenzione decorrono dalla iscrizione nella notizia di reato fino al momento del ricevimento da parte dell'Autorità requirente della comunicazione dell'avvenuto adempimento della prescrizione.
La sospensione però oltre a non impedire l'eventuale archiviazione, non preclude l'adozione di atti d'indagine e il sequestro preventivo.
|
Articolo 318-septies
Estinzione
|
Estinzione della contravvenzione a seguito sia del buon esito della prescrizione che del pagamento della sanzione amministrativa.
|
ATTENZIONE le nuove norme non si applicano ai procedimenti in corso (ex art. 318-octies)
Cosa fa il comitato per la regione Campania:
a) predispone gli indirizzi per l'individuazione e il potenziamento di azioni e interventi di prevenzione del danno e dell'illecito ambientale, il monitoraggio, anche di radiazioni nucleari, la tutela e la bonifica nei terreni, nelle acque di falda e nei pozzi della regione Campania individuati con i decreti di cui all'art. 1, comma 6, del decreto-legge n. 136 del 2013;
b) assicura la supervisione delle attivita' della Commissione di cui all'art. 2, comma 2, del decreto-legge n. 136 del 2013;
c) predispone con cadenza semestrale una relazione, da trasmettere alle Camere, avente a oggetto il quadro aggiornato delle procedure di bonifica e messa in sicurezza dei siti inquinati, lo stato di avanzamento specifico dei lavori e dei progetti, nonche' il rendiconto delle risorse finanziarie impiegate e di quelle ancora disponibili.
La Segreteria del Comitato e' assicurata dal Dipartimento per il coordinamento amministrativo della Presidenza del Consiglio dei ministri.
Su iniziativa dei Senatori Nugnes, Moronese, Martelli, Lucidi, Airola, Cappelletti, Giarrusso, Buccarella arriva un ddl dal titolo "disposizioni per il coordinamento delle attività investigative, giudiziarie e di accertamento, concernenti il contrasto ai reati contro l’ambiente e la salute odifiche al codice penale e di procedura penale - modifiche al d.lgs 152/2006"
Indice