Il pregio maggiore di una camera così semplice è che tutti gli oggetti sono perfettamente a fuoco, a prescindere dalla loro distanza
Nell'ultima settimana tra blocca e sblocca e collegati, proroghe e correzioni, la Babilonia del diritto ambientale nazionale cerca di elevarsi dalla miserevole condizione, nel rispetto della consecutio temporum, ripetendo strafalcioni, con cecità e ottusità di provata memoria.
Ecco che cosa ha generato la rottamazione in via Colombo, uomini e metodi dell'ancien régime, Galletti in quota casini e due sottosegretariesse in quota centro-rosa. Solo nuovi pupi di vecchi pupari. E pensare che si era partiti con le migliori intenzioni, indicando il Nicola di Calabria (Gratteri) alla Giustizia. Invece no, dopo il niet di Giorgio e l'esaltante esperienza al mistero dell'ambiente, si è deciso di affidare il dicastero della Giustizia al rag. Orlando anche detto (da noi) il curioso.
Non siamo così ingenui da non capire l'imbarazzante impantanamento da giochi di Palazzo che chiunque governa il nostro paese subisce, nonostante il 40% di share, ma non siamo neppure così coglioni da condividerli.
Ma veniamo agli errori legislativi di questi ultimi giorni.
Parliamo della Legge 116 meglio conosciuta come Sblocca Italia dove, qualche brillante plurimeridecorato consulfunzionario - già in odore di sanità dopo anni di onorato pubblico disastro - suggerisce al Governo di utilizzare il 'precauzionale paradosso dell'aspecifico' in tema di classificazione rifiuti. Et voilà, i cerchioni delle macchine insieme all'acqua dei rubinetti diventano rifiuti aspecificatamente pericolosi. Geniale ! Il consiglio nazionale dei chimici, e solo costoro, bontàlloro, si sono affrettati a ricorrere alla Commissione Europea, anche se sarebbe stato meglio il TSO. Chissà come andrà a finire. Intanto l'aspecifico, dal 21 febbraio prossimo, sarà un nuovo compagno di viaggio, per la gioia e la disperazione - a seconda di dove ci si troverà nelle vicende quotidiane della monnezza - di laboratori, periti, consulenti e organi di controllo.
Ancora. Due leggi che portano due numeri consecutivi, la 164 e la 165, pubblicate lo stesso giorno, dove l'una è la smentita dell'altra. La prima esclude dal patto di stabilità le spese relative ad alcune tipologie di interventi di bonifica, senza copertura, la seconda, scoperto il buco, la abroga. Ci piace! Tutto in un giorno.
Ma non finisce qui. La previsione che affidava al Mistero dell'Ambiente il compito di individuare i beni composti interamente in polietilene, introdotta dal Dl 91/2014, oggi legge 116/2014 ed entrata in vigore solo ad agosto, smentita con la legge n. 164/2014.
Ma quando si parla di dilettanti allo sbaraglio non si può non trattare di sistri. Presente ! E' stata inserita la squallida ennesima proroga del sistema sanzionatorio anche per il 2015, tutto nel ddl del collegato ambientale, e, mentre la Cassazione si contorce nella complice confusione che il rinvio sanzionaltorio ha provocato negli anni, e si lecca le ferite in quest'orgia di errori legislativo-giudiziari, il contributo relativo allo stesso sistema, rimane lì, fermo, immobile, senza fare una mossa..... per sempre. C'è chi paga e chi no. Chi vorrebbe e chi lo fa. C'è chi ha paura, ma non ci crede. Chi c'è la sanzione e chi non c'è.
Tutte mosse che ingrassano populismo incapace e sfiducia nelle istituzioni, mettono in seria difficolta imprenditori e lavoratori, controllori e giudici, e svuotando di significato le parole, creano un buffo e piacevole, sempre più italico, sistema .... à voile et à vapeur.
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