Il decreto che riporta "Indicazione dei terreni della regione Campania da interdire alla produzione agroalimentare, da destinare esclusivamente a colture diverse in considerazione delle capacita' fitodepurative, ovvero solo a determinate produzioni agroalimentari, nonche' di quelli da sottoporre ad indagini dirette, con contestuale interdizione dalla commercializzazione di prodotti agricoli, ai sensi dell'articolo 1, comma 6, del decreto-legge 10 dicembre 2013, n. 136, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 febbraio 2014, n. 6" è stato predisposto sulla base dei risultati delle indagini dirette e indirette, contenuti nella relazione del 30 gennaio 2015 del Gruppo di Lavoro ad hoc costituito, effettuate sui terreni con un livello di rischio presunto molto alto (livello 4 e 5) di contaminazione ambientale, presenti nei 57 Comuni delle province di Napoli e Caserta individuati dalla direttiva 23 dicembre 2013 (terra dei fuochi)
Previsto il divieto di commercializzazione dei prodotti provenienti dagli ulteriori 31 comuni, individuati dalla successiva direttiva 16 aprile 2014, a meno che non siano oggetto di indagini analitiche che ne dimostrino la conformità, in attesa della conclusione delle indagini dirette ed indirette e della loro valutazione