Molti in Italia, me compreso, hanno accolto questo Governo dei tecnici con un sospiro di sollievo e tanta speranza. Persone distinte, capaci con l'italiano, culturalmente distanti dai vari 'responsabili' e dilettanti che infestano la politica del nostro Paese, pronti a stupirci con effetti speciali, con idee del futuro, innovazione, sapere... il meglio che c'è. Ci frullava per la testa, saranno lesti a colpire le enormi sacche di privilegio, l'evasione, a chiamare a rapporto i ceti più abbienti, a inserire il capitolo della sostenibilità nel libro dell'economica, a far ripartire il pil con il nuovo ... altrimenti a cosa è servito umiliare (come abbiamo fatto) la democrazia ?
Ebbene perchè impauriti o forse perchè impreparati al ruolo, incalzati dai mercati, ancora (a nostra insaputa) sotto lo schiaffo del voto dei vecchi governanti o perchè anche loro pregni della politica demagogica che ha infestato le menti di tutti ed il nostro futuro, sono riusciti a fare poco più dell'ovvio, con insufficiente equità e tanto rigore, distribuendo solo spiccioli, condividendo il 'beauty contest', lasciando intatti i privilegi e facendo il gioco di un gruppo ancora una volta vincitore su chi si sente superiore e forse lo è, ma non ha il coraggio di cambiare.